venerdì 19 maggio 2017

Esiliare Ratzinger per sempre

GrilloShock. "Esiliare Ratzinger per sempre". E vuole chiudere i conti con il Summorum Pontificum 
 


di Francesco Filipazzi
 
Generalmente quando parliamo di certa gente non facciamo nomi, ma questa volta l'entità delle affermazioni urlate da Andrea Grillo in un'intervista è tale, che è obbligatorio citarlo. Il "teologo" di fama ha infatti rilasciato dichiarazioni sconcertanti riguardo Benedetto XVI, reo di aver semplicemente scritto una postfazione al prossimo libro di Sarah.


Grillo auspica la "morte istituzionale" di Ratzinger

E' chiaro che l'intervista è stata rilasciata in modo concitato, perché il limite della decenza è ampiamente superato. Secondo Grillo l'uscita pubblica di Benedetto è uno sconfinamento inaccettabile, una scelta di campo ben precisa per disconoscere il successore Francesco. Opinione legittima? Forse, però condita con una selva di insulti vomitata contro il nostro novantenne preferito, che fanno presagire solo una grande isteria. "Come è evidente che la veste bianca e la loquacità, oltre alla residenza, debbono essere dettagliatamente normate. Il Vescovo emerito deve allontanarsi dal Vaticano e tacere per sempre." Inoltre "si dovranno prevedere, in futuro, norme che regolamentino in modo più netto e sicuro la “morte istituzionale” del predecessore e la piena autorità del successore, in caso di dimissioni". Dunque la libertà personale del Papa Emerito dovrà essere limitata in qualche modo? Lo mandiamo a Sant'Elena?
Ebbene, secondo Grillo Benedetto è ipocrita, poco umile, troppo loquace. E il cardinal Sarah sarebbe uno che ha "creato continui imbarazzi alla Chiesa" e a Papa Francesco. Quali imbarazzi? Difendere la liturgia è imbarazzante? Secondo Grillo si.

Chiudere i conti con la San Pio X e abolire il Summorum Pontificum

Grillo è un fiume in piena. Il palesarsi sulla scena di Ratzinger, teologo che accademicamente Grillo non vede neanche con il binocolo, lo ha fatto andare fuori dalla grazia divina. Purtroppo però non ha gli strumenti culturali per parlare di liturgia e si lascia andare ad un'inveterata che però spiega molte cose. "La fissazione sul “rito antico” è, precisamente, il segno preoccupante che accomuna il Vescovo emerito di Roma e il Prefetto della Congregazione del culto. E su questo papa Francesco ha preso posizione con giusta fermezza". Posto che Sarah recentemente ha parlato molto di più del rito di Paolo VI, ci chiediamo quale posizione avrebbe preso Francesco, perché a noi non risulta che ci siano state comunicazioni pubbliche o ai vescovi al riguardo.

Poi arriva l'affondo. L'intervistatore chiede a Grillo cosa ne pensi dell'accordo con la San Pio X. Ebbene, la risposta è molto semplice. I lefebvriani avranno una funzione molto importante, nell'economia grilliana. "Mi riferisco, in particolare, all’uso del “rito antico”, che con un accordo di comunione con i lefebvriani – subordinato a specifiche garanzie – sarebbe sottratto all’”uso straordinario” ed entrerebbe nelle caratteristiche rituali di un settore specifico della esperienza ecclesiale, che per questo risulterebbe accuratamente circoscritto e controllato". Rileggete bene.

Sarebbe sottratto all'uso straordinario.  Ciò vuol dire che, stando così le cose, il Summorum Pontificum verrebbe abolito e si rinchiuderebbe praticamente nel recinto della San Pio X, circoscritto e controllato accuratamente, il rito antico.

D'altronde si sa, il Motu Proprio Summorum Pontificum non è mai andato giù a questi signori, soprattutto perché hanno avuto la plastica rappresentazione del loro fallimento. Il movimento collegato alla Messa di San Pio V è ormai talmente numeroso e capillarmente diffuso, che ha fatto saltare tutte le elucubrazioni di chi lo avversa.

Alcune domande

Poniamo alcune domande, sperando che prima o poi qualcuno risponda.
1 - Grillo si presenta spesso come interprete di Bergoglio. Ebbene, è davvero l'interprete di Bergoglio? Ciò che pensa il teologo assieme alla sua compagnia di giro, è condiviso dal vertice?
2 - L'intento recondito dell'operazione "San Pio X" è questo? Nel caso, mons. Fellay ne è a conoscenza? In caso contrario, qualcuno potrebbe per favore smentire?


Chi vuole farsi due risate, legga pure l'intervista completa.

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